martedì, ottobre 23, 2012

Camponotus piceus


Rispetto alle altre Camponotus maggiori è una specie più piccola e agile. In natura, queste formiche si notano spesso correre su e giù per tra i fili d'erba. Sono pacifiche verso le altre formiche, e preferiscono ritirarsi invece di affrontare l'avversario. Queste formiche non sono grandi cacciatrici e preferiscono raccogliere gli insetti morti che trovano durante il foraggiamento.


Camponotus piceus
Regina: 16 Euro  - con covata 18 Euro
Colonia: a partire da 30 Euro (0-10 operaie)
Disponibilità: Regina
SCHEDA

mercoledì, ottobre 17, 2012

Myrmecina graminicola


La Myrmecina graminicola è una specie poco appariscente, quindi molto rara e introvabile di formica che vive prevalentemente sotto terra. La crescita delle colonie è estremamente lenta. Questa specie è molto tranquilla, e molto interessante da osservare. Le operaie sono molto lente, ma riescono comunque a catturare nel terreno piccole prede come gli acari.


Regina: 35 Euro con covata 45 Euro
Colonia: a partire da 55 Euro (0-10 operaie)
Disponibilità: Regina
SCHEDA

Che cosa è un insetto sociale?

Formiche, termiti, api e alcune vespe hanno una vera vita di "famiglia". Vivono in colonie, ed i membri di questa una comunità dipendono l'uno dall'altro.


Ci sono più di un milione di specie diverse, o tipi di insetti, in tutto il mondo. Insetti sono i scarafaggi, grilli, farfalle e mosche. Gli insetti hanno diverse forme, dimensioni e colori. Ma ci sono alcune cose che tutti gli insetti hanno in comune. Tutti hanno sei zampe e i loro corpi sono divisi in tre parti principali. Sono quasi tutti dotati di un rivestimento duro, e la chitina è uno dei principali elementi del loro esoscheletro. E la maggior parte, ma non tutti, hanno le ali.

Formiche, termiti, api e alcune vespe, possono sembrare un po come questi altri insetti. Ma, come insetti sociali, conducono vite molto diverse.

Perché le Formiche sono insetti sociali?

Le formiche sono insetti sociali perché vivono e lavorano insieme in una comunità, la colonia. Qui, si nutrono e proteggono l'una con l'altra. E curano i loro piccoli. Questo modo di vivere è molto diverso da quello degli insetti solitari che trascorrono la maggior parte della loro vita da soli.

Questa comunità è chiamata colonia. E la vita in una colonia è molto organizzata. Ogni membro ha un lavoro da fare, da accudire la covata alla raccolta del cibo o alla difesa del nido.

Per la maggior parte delle formiche, il centro della vita di una colonia è tutto all'interno del nido. Il formicaio come spiegato in precedenza può essere sotto terra, in un tumulo, o anche tra le cime degli alberi. Quando le formiche costruiscono un nido, la sporcizia che si accumula intorno all'ingresso certifica la presenza di una colonia. E le colonie possono essere molto affollate possono contare centinaia, migliaia, o addirittura milioni di formiche in una singola colonia.

Le Colonie

Le formiche sono insetti sociali, che vivono in grandi e numerose colonie. La colonia è di solito divisa in caste, di seguenti classi: regine (femmine riproduttive), maschi che dopo l'accoppiamento moriranno, soldati per la difesa del nido e delle operaie femmine (non riproduttive) la colonna portante della colonia. Anche se ci sono grandi variazioni nella struttura sociale tra le colonie di formiche, alcune caratteristiche di base sono comuni alla maggior parte delle specie. Queste caratteristiche sono illustrate nella foto seguente:

Caste sociali

Le formiche hanno una complessa organizzazione sociale e caste specializzate.
Alcune specie hanno una regina sola,dette monoginiche, altre colonie contano più regine quindi poliginiche. Le regine sono alimentate e curate dalle operaie, e garantiscono la vita duratura della colonia deponendo le uova per tutto il resto della loro vita. Senza di lei, una colonia morirebbe, perchè le regine sono le uniche in grado di riprodurre.
A seconda della specie, le regine vivono circa tra i 5 e i 30 anni, che li rende quindi tra gli insetti più longevi

 Mentre per i maschi la situazione è diversa e il loro unico scopo e quello di accoppiarsi con le future regine durante il periodo dei voli nuziali, le sciamature, quindi vivranno solo per una stagione, quella fatale degli amori.

Le operaie svolgono i compiti più importanti come ampliare, riparare e proteggere il nido, accudire la prole e la caccia e il foraggiamento del cibo. Ci può essere un solo tipo di operaia, o ci possono essere diversi tipi, con le strutture del corpo specializzate per i diversi tipi di incarichi all'interno del nido. L'attività delle operaie è coordinata soprattutto attraverso i feromoni e il contatto del corpo con gli altri individui.
Le operaie vivono circa tra 1 e 3 anni.

Le Abitudini

I Nidi

Le formiche di solito fanno i loro nidi nel o sul terreno. Il terreno scavato per fare il nido può essere accatastato intorno all'apertura, formando un monticello o cratere molto riconoscibile in natura. Il nido è solitamente composto da varie e lunghe gallerie che portano alle camere sotterranee. Le camere fungono da aree di stoccaggio per i cibi raccolti e come vivai per le nuove generazioni, uova, larve pupe o bozzoli.
Le camere in un formicaio hanno molti usi diversi. La regina ha di solito la sua camera per deporre le uova, altre camere sono come "asili nido" per i giovani in crescita e ulteriori stanze sono adibite come aree di riposo per le laboriose operaie.


Alcune formiche vivono nel legno degli alberi come le Crematogaster scutellaris o nei tronchi marci come le Camponotus vagus. Alcune operaie di specie arboricole costruiscono il nido intrecciando le foglie raccolte insieme con fili di seta che le larve secernono come le formiche tessitrici australiane. Alcune formiche hanno un territorio ben definito e costruiscono un formicaio, permanente,dove dimoreranno anche per 30 anni. Altre invece hanno una vita nomade spostandosi da una zona all'altra, e ripeteranno la costruzione di un nuovo nido ogni volta. Altre formiche condividono i loro nidi con specie diverse e talvolta con altri tipi di insetti, come i collemboli di terra e gli onischi
Oggi molte specie che si sono adattate all'ambiente cittadino non solo nidificano nel cemento o manto stradale ma fanno purtroppo i loro nidi nelle abitazioni umane, trovando un ottimo riparo e una fonte inesauribile di cibo, in particolare fondano le loro colonie nei rivestimenti in legno di porte, finestre o soffitti.

Alcune formiche tropicali costruiscono i nidi verso il basso per fare più spazio. I loro nidi possono raggiungere i 6 metri sotto terra. Altre come le nostre formiche europee, nelle foreste costruiscono i nidi verso l'alto. Costruiscono dei tumuli enormi che possono arrivare anche a 1,5 metri di altezza. Le operaie poi collegano i tumuli con tracce olfattive di feromoni, alcune creando nidi satellite arrivano a coprire una superficie grande come un campo da tennis e milioni di formiche possono vivere in questi nidi.

Il Cibo

Le formiche mangiano di tutto dalla frutta matura alla semenza, e tutti i piccoli insetti che riescono a catturare.  
Alcune specie cacciano e mangiano insetti vivi come le più grandi Formica e Camponotus, altre non disdegnano di nutrirsi solo di carcasse di altri insetti e animali morti, praticando un utilissimo lavoro di spazzini della natura come le Pheidole. Altre coltivano e mangiano funghi come le Atta. Le più conosciute le Messor ,le classiche formiche nere con i "capoccioni", che sono granivore raccolgono i semi e i cereali. Altre specie di formiche come le Tapinoma allevano "mandrie" di afidi per ottenere il liquido zuccherino, detto melata, che espellono.

Descrizione

Corpo

Questi insetti variano da specie a specie in lunghezza da circa 1,6 mm a circa 5 cm. La maggior parte sono di colore rosso, nero, marrone o giallo. Le formiche, come altri insetti, hanno sei zampe e i loro corpi sono divisi in tre segmenti ben distinti: testa, torace e addome. A differenza di altri insetti, le formiche hanno una specie di "gomito" nelle antenne e di un peduncolo presente tra il torace e l'addome. Possiedono un organo situato nell'addome utilizzato per conservare i cibi che possono essere successivamente rigurgitati per alimentare gli altri membri della colonia.


La maggior parte delle formiche ad occhio nudo presentano un corpo liscio e lucido, anche se alcune hanno piccole proiezioni spinose; hanno mascelle forti chiamati mandibole, che sono adatte per uccidere, schiacciare, masticare, tagliare o strappare a seconda del nutrimento delle varie specie. Altre formiche hanno  specifiche ghiandole che producono l'acido formico, un acido molto forte che in alcuni casi può essere spruzzato sui nemici causando una bruciatura, oppure iniettato attraverso un aculeo: molte hanno aculei che contengono veleno come le formiche rosse raccoglitrici Pogonomyrmex barbatu o le formiche di  fuoco Solenopsis invicta, che possono infliggere punture dolorose, in alcuni casi, mortali per gli esseri umani e altri animali.

I Sensi

Il senso più sviluppato di una formica è quello di "captare" gli odori. Le formiche hanno ghiandole addominali che secernono una varietà tale di feromoni, sostanze chimiche, che provocano reazioni specifiche ad altri individui. I feromoni agiscono come allarmi, come segnali attrattivi per l'accoppiamento durante lo sciamatura nuziale oppure come segnavia per la raccolta del cibo, e aiutano ogni singolo individuo a riconoscersi l'uno con l'altro. Hanno anche un ben sviluppato senso del gusto che gli permette di distinguere i sapori acidi, dolci, amari e salati. Anche il loro senso del tatto è molto sofisticato grazie ai recettori che si trovano sul tarso, sullo sperone tibiale e sull'artiglio tarsale,in parole povere sulle zampe. Le antenne sono utilizzate per tutti questi sensi: odorare, gustare e toccare.

Alcune specie possiedono occhi composti e un ben sviluppato fuoco di visione, mentre altre hanno occhi semplici che possono solo distinguere tra luce e buio,il giorno e la notte. Alcune invece sono completamente cieche,e si affidano agl'altri sensi altamente in grado di sopperire a questa mancanza evolutiva.

La Formica, un piccolo insetto.

Le formiche sono note per le società complesse, le colonie, che costituiscono. E sono spesso citate come il simbolo di parsimonia e industrialità, in quanto molte specie sembrano instancabili lavoratrici nella loro attività quotidiana di raccolta di grandi quantità di cibo da immagazzinare nei loro nidi, i formicai. Lo studio delle formiche ha appassionato naturalisti, ricercatori e scienziati fin dai tempi antichi. Gli studiosi o i semplici interessati a questo straordinario insetto spesso tengono e allevano colonie di formiche in cattività per osservare le loro attività e/o studiare la loro complesa vita sociale. Si sa che le formiche si trovano in quasi tutte le parti del mondo, ad eccezione delle regioni polari.


Le formiche che vivono sottoterra, nei formicai, creano numerosi tunnel che permettono all'aria di circolare attraverso il suolo, rendendo il terreno più produttivo a vantaggio dell'agricoltura, cosa che molti ignorano. Alcuni tipi di formiche predano e uccidono altri insetti che si nutrono di alcune colture, quindi hanno un utilità ben precisa. Molte specie di formiche sono si infestanti, ma invadono le case e i magazzini in cerca solamente di cibo, e purtroppo oggi molti insetticidi chimici sono usati per ucciderle.

Esistono circa 10.000 specie conosciute di formiche nel mondo. Quindi non deve sorprendere che le formiche, come milioni di altri insetti sociali, vivono ovunque sulla terra, eccezion fatta come scritto in precedenza nelle regioni polari. Infatti le zone con climi caldi e umidi presentano il maggior numero di tipi di formiche e ovviamente altri insetti.

Le foreste pluviali tropicali sono molto ricche di vita, e gli insetti quindi proliferano trovando un clima adatto per loro. Gli scienziati affermano che se tutti gli animali della foresta pluviale amazzonica fossero pesati, le formiche e le termiti costituirebbero un terzo di quel peso totale.

Le formiche non si sono mai estinte, anzi nei secoli si sono evolute sempre di più e si sono adattate con successo al cambiamento del clima sulla terra, avendo diversi modi di vita che permettono loro di vivere in numerosi e diversi habitat: ovviamente la loro piccola dimensione rende molto più facile trovare il cibo e un riparo dove fondare le proprie colonie nei formicai.

sabato, settembre 29, 2012



Reptiles Fashion è l’unica mostra/scambio di rettili in Sicilia, ormai da 10 anni, l’appuntamento fisso a settembre con tutti gli appassionati di animali esotici e non solo.

Reptiles Fashion non è soltanto una mostra scambio, ma ogni anno, cerchiamo novità nel settore, dalla mostre fotografiche, alle sessioni di veterinari che educano tutti coloro che sono interessati a questo straordinario mondo, che purtroppo non abbastanza conosciuto.

Per info consultate il sito ufficiale


Anche se le formiche non sono dei rettili sarà un occassione per chi sarà presente per conoscerci, porteremo sicuramente qualche colonia di formiche con noi.

Saluti dallo staff


L'avvio di una colonia in natura



Di solito una volta l'anno, una colonia matura produce una generazione di regine e maschi alati. Le regine si sviluppano da larve alimentate con una sostanza altamente nutriente fornita loro da parte delle operaie. I maschi invece si sviluppano da uova non fecondate.

Le regine e i maschi sono alati, ma lasciano il nido in una serie di grandi sciami, noti come i voli nuziali, comuni dopo le abbondanti piogge di fine estate. Ogni sciame consiste o tutte regine o tutti maschi, non c'è una mescolanza dei sessi. Le formiche volano in altre aree, anche aiutate dal vento favorevole, per accoppiarsi con le formiche di altre colonie,questa fase avviene solamente in volo. I maschi muoiono subito dopo. Mentre le regine depositatisi a terra, perderanno le ali, e scavando nel terreno e cercando negli anfratti troveranno un posto sicuro per passare l'inverno per poi deporre le uova in primavera, in alcune specie la deposizione avviene quasi subito dopo senza aspettare la stagione successiva. Dopo un accoppiamento unico nella maggior parte dei casi, una regina può deporre le uova fecondate per diversi anni, anche 30 anni in base alla specie.Le uova poi si svilupperannono in larve, le larve in pupe, e le pupe in adulti in un processo chiamato metamorfosi completa che gia abbiamo approfondito in passato.

La regina curerà solo la sua prima covata di operaie durante le fasi di uova larve e pupe, le prossime saranno accudite solamente dalle operaie future e la regina si occuperà solamente della deposizione, diciamolo senno che regina è. Durante questo periodo non mangerà ma il suo corpo assorbirà i muscoli delle ali cadute, non più necessari, come cibo. La prima generazione consiste solo nelle operaie, di solito più piccole rispetto alle prossime nascite per via della scarsa alimentazione durante lo stadio larvale, che assumeranno le funzioni di assistere la regina e le sue nidiate successive.

Molte specie di formiche iniziano una nuova colonia sempre nello stesso modo, partendo dalle formiche alate.

 Dal 11/09/2011 è attiva la nostra pagina facebook,come punto di ritrovo per gli appassionati del sito.




La nostra pagina IlMondoDelleFormiche sarà utile per conoscere questo affascinante piccolo mondo e un modo per far capire e rispondere ai tanti dubbi di chi si avvicina a questo tipo di allevamento per la prima volta.

venerdì, settembre 28, 2012

Il Microcosmo delle Formiche



Da molto tempo, l'umanità è alla ricerca della ragione e del sapere. Ogni anno numerosi veicoli spaziali vengono lanciati nello spazio alla ricerca di segni di vita su altri pianeti, oggi la terra è piena di radar che sono in attesa di captare con attenzione dal cielo segnali che dimostrino una volta per tutte la presenza di civiltà extraterrestri.

Tuttavia, siamo così impantanati nella routine dei nostri problemi quotidiani, quasi giustamente, sempre di corsa sempre di fretta che non riusciamo neanche a guardare la natura che ci circonda o al massimo dedicare qualche secondo dei nostri sguardi per terra. Dove c'è un mondo, che molti di noi non sanno nemmeno che esiste, sebbene sia li presente tutti i giorni da secoli. Questo mondo è così vario e interessante che può competere con qualsiasi forma di ricerca di vita extraterrestre. I nostri quartieri prolificano di questi micro universi delle formiche ma noi non ci accorgiamo di una civiltà che è almeno di cento milioni di anni più vecchia di quella umana. Le Formiche hanno inventato l'agricoltura, gli antibiotici e dei sistemi di navigazione molto più complessi dei nostri senza bisogno di tecnologie esterne di aiuto.
Questa civiltà può essere e dovrebbe essere un esempio per noi per creare una società ideale. La Formica non conosce l'egoismo, l'avidità, il tradimento o la menzogna, ogni singola operaia vive e lavora ogni giorno per il bene della sua "famiglia", della sua colonia e del suo formicaio.

Le formiche hanno da tempo imparato alcuni principi fondamentali della auto-gestione:

Alcune come le Tapinoma allevano su alberi e cespugli gli afidi, che sono usati per selezionare la fonte di cibo quotidiana.
Altre praticano l'agricoltura come il genere Messor ed usano lo stoccaggio/raccolta di semi di piante diverse, che vengono essiccati e conservati.
Ci sono poi formiche come le Atta che crescono funghi creati raccogliendo tagliando e lavorando pezzi di foglie, trattate con la saliva, e masticate per creare un sottile strato di compost, che si svilupperà in un certo tipo di funghi di cui si alimenteranno.
In alcune specie si trova anche il famigerato e odioso sistema schiavistico tanto amato dall'uomo in passato adottato dalle formiche amazzoniche, che derubano i formicai di altre specie di formiche prelevando solamente le pupe portantole al proprio nido: dopo qualche tempo le pupe rubate completando la metamorfosi in formiche adulte saranno schiavizzate e lavoreranno per tutta la loro vita per i loro padroni.

Ci sono molti esempi di comportamento razionale delle formiche. 
Chi le chiama noiose?

Noi non siamo scienziati forse ricercatori, ma semplici persone che sono curiosi di scoprire qualcosa di nuovo e diverso. Stiamo guardando ciò che accade sotto i nostri occhi, ma purtroppo, molti non prestano particolare attenzione.

Nel mese di settembre del 2011, il nostro progetto e il nostro sito ha preso forma.
Oggi, chiunque sia interessato al mondo delle formiche può facilmente trovare qui le informazioni di cui ha bisogno, per allevare una colonia di formiche a casa o semplicemente per condividere le idee con altre persone affini e interessate a questo affascinante microcosmo.

venerdì, agosto 31, 2012

Una articolo del genere sul nostro sito può destare sospetti,insolito parlarne dove si allevano e vendono formiche,ma oggi vogliamo affrontarlo e ricordiamo che le formiche hanno un ruolo importantissimo,da molti sottovalutato, nel ecologia della natura.

Certo ritrovarsi la cucina di casa invasa di formiche per il 99% delle persone non è cosa molto gradevole,ma noi come ovvio che sia siamo quelli del restante 1% e abbiamo semplici precauzioni da consigliare:

Fate in modo di eliminare tutto ciò che può attirare le formiche come richiudere sempre il barattolo dello zucchero e riporre quello del miele in un sacchetto ben sigillato,raccogliete sempre le briciole dal pavimento e non lasciate troppo a lungo nel lavello i piatti da lavare.Semplice.

Certo se poi avete situazioni come quella dell'immagine di sotto,chiamare una ditta di disinfestazione è ovviamente lecito e permesso da parte nostra.



Ma analizziamo l'importanza delle formiche nell'agricoltura.


Nell'agricoltura ci sono varie specie molto utili come le Crematogaster scutellaris che sono utilissime agli alberi di ulivo,una ricerca dimostra che gli alberi di ulivo che ospitano questa simpatica specie hanno dei vantaggi: liberarsi dagli insetti infestanti come i xilofagi.

Gli ulivi,specialmente se secolari,tendono negli anni a formare cavità poichè il legno più vecchio,che viene sostituito da quello nuovo,muore e in seguito viene scavato dall'acqua e dagli xilofagi trasformandosi in segatura; è un processo del tutto normale per queste piante. Le Crematogaster vanno ad occupare proprio queste gallerie con legno marcescente e sbriciolato,predano i xilofagi,e la segatura che estraggono non è prodotta da loro ma semplicemente estratta per fare spazio al loro nido.

Un albero di uliveto che ospita una colonia di Crematogaster scutellaris non peggiora o produce un olio peggiore,anzi sta molto meglio libero dai insetti infestanti che lo insidiano.

Possiamo affermare che la maggiorparte delle formiche caccia e preda tutti gli insetti infestanti (esclusi gli afidi di cui ne parliamo qua) che occupano le nostre piantagioni.

Una scoperta degli ultimi tempi ci dice che le formiche fanno bene all'ecosistema delle nostre colture ed occupano un ruolo di tutto rispetto soprattutto nei terreni aridi a sottolinearla è un gruppo di studiosi del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) e dell'Università di Sidney in un articolo pubblicato su Nature Communication, in cui spiegano che la presenza di formiche è in grado, nelle colture di frumento, di aumentare la resa fino al 36%.


"Crediamo che ci siano due ragioni principali per l'aumento della resa - spiega Theo Evans, ricercatore del CSIRO -. In primo luogo le gallerie scavate da formiche lasciano penetrare nel terreno più acqua e più in profondità quando piove. In secondo luogo, gli insetti migliorano i livelli di azoto nel suolo". Evans spiega che la prossima grande sfida sarà individuare i terreni che dalla presenza di questi insetti possono ottenere i maggiori vantaggi.


Messor capitatus
Regina: da 15 Euro - con covata 18 Euro
Colonia: a partire da 30 Euro (0-10 operaie)
Disponibilità:  
1 Colonia starter piccola con (20-30 operaie) 40 Euro
1 Colonia starter media con (40-50 operaie) 50 Euro

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Camponotus herculeanus
Regina: da 16 Euro con covata 18 Euro
Colonia: a partire da 32 Euro
Disponibilità:
 1 Colonia piccola starter 32 Euro Cad. (0-10 operaie)

SCHEDA

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domenica, agosto 26, 2012





Camponotus nylanderi
Regina: 12 Euro con covata 14 Euro
Colonia: a partire da 25 Euro (0-10 operaie)
Disponibilità:
3 Regine con covata 14 Euro Cad.
5 Colonie piccole starter 25 Euro Cad. (0-10 operaie)
5 Colonie medie starter 30 Euro Cad. (10-20 operaie)
5 Colonie grandi starter 35 Euro Cad. (20-30 operaie)

SCHEDA


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SAUSSURE (H. de) 1891 Formicides de Madagascar 


In Histoire Physique, Naturelle et Politique de Madagascar. Vol XX. 280 pag + 7 tavole 






Volume molto raro, in perfetto stato, anche se è stato recentemente rilegato in una copertina verde telata. Se interessa sono disponibile ad inviare dettagliate foto. 

Le tavole sono molto belle e alcune colorate. 






Per info contattate lo staff





Lo staff di www.mondoformiche.it vuole ringraziare veramente tutti quelli che ci scrivono e tutte le persone che ci supportano, la continua crescita del sito è anche merito vostro e la relativa pagina facebook lo dimostra con dati significanti,stiamo crescendo giorno dopo giorno e siamo sempre di più,speriamo a fine settembre di raggiungere e superare quota mille fans.

Siamo indubbiamente il primo sito in italia per volume di visite e punto di riferimento per tutto quello che riguarda il fantastico Mondo delle Formiche.

Crediamo nel progetto e vogliamo intraprendere a giorni l'apertura di un forum libero senza vincoli e imposizioni per accogliere tutti gli amici e i curiosi che si avvicinano per la prima volta.

Altri lidi invece di unire gli intenti,ci hanno screditato,ancora oggi ci provano,ci hanno accusato con mere accuse,la nostra crescita gli da indubbiamente fastidio,intacca il loro convinto savoir-faire, ma noi abbiamo sempre risposto sul campo con la nostra tenacia e passione.

L'invidia degl'altri ci rende più forti e ci fa andare avanti,un sincero grazie da tutto lo staff.

venerdì, agosto 24, 2012



Avete mai sentito parlare della "spirale della morte" delle formiche? E' un fenomeno estremamente affascinante, che vede un'intera colonia di formiche muoversi seguendo un movimento a spirale, senza sosta, fino a quando non sopraggiunge la morte per sfinimento.

La spirale della morte delle formiche, nota anche come "formiche danzanti", è un fenomeno scientificamente descritto per la prima volta negli anni '40 del 1900 da Theodore Schneirla, psicologo animale americano. Ogni formica segue quella che ha di fronte, e man mano che altre formiche si aggiungono alla corsa, si forma una spirale di migliaia, milioni di formiche, che continuano a girare senza pausa.


Nel 1921 in Guyana, fu avvistata quella che si ritiene la più grossa spirale della morte mai registrata: 400 metri di diametro, talmente estesa che ogni formica impiegava quasi tre ore per terminare un giro. La spirale è durata per due giorni, mietendo migliaia di vittime fino a quando un gruppo di operaie non ha interrotto il processo uscendo dal percorso.

Il video sotto spiega graficamente come una spirale della morta ha inizio:


Il fenomeno ha origine dalle tracce chimiche lasciate da formiche esploratrici, che creano un involontario percorso a spirale che altre formiche iniziano a seguire. Man mano che le precedenti tracce vengono rafforzate dal passaggio di nuove formiche, altre si aggiungono al movimento circolare, creando col tempo una spirale che può coinvolgere tutta la colonia.

Lasius neglectus


Le formiche non finiscono mai di stupirci: coesione sociale pressochè totale, una capacità organizzativa che ha dell' incredibile, comportamenti tipici di un super-essere vivente, pensieri di sciame, e via dicendo. Tuttavia, pare che le formiche abbiamo altre particolarità che fino a poco tempo fa ignoravamo completamente.

Come la sfrenata passione per l'elettricità, recentemente confermata in uno dei giardini nazionali inglesi. Le colonie di Lasius neglectus, le cosidette "super formiche asiatiche", subiscono il fascino dell' elettricità a tal punto da mostrare istinti suicidi.



Le Lasius neglectus sono altrettanto dannose delle formiche di fuoco, modificando gli ambienti in cui si stabiliscono e creando delle super-colonie che possono contare su un numero di individui dalle 10 alle 100 volte superiore alle loro parenti europee. Il loro comportamento è differente dalle altre specie: le regine rimangono nella colonia dalla sua fondazione, non lasciando la "residenza reale" per accoppiarsi, ma andando ad incrementare il numero di unità della colonia stessa.

La loro presenza in Inghilterra pare sia il primo avvistamento del Regno Unito, per quanto in Europa si stiano diffondendo a velocità incredibili. E sono naturalmente attratte dalla corrente elettrica, più che dal cibo o dall' acqua.

Queste formiche lavorano in simbiosi con alcuni afidi delle piante dai quali ricavano nettare, afidi molto comuni e che si possono trovare su molti alberi europei, il che non fa altro che contribuire alla diffusione della super-formica. Il problema è che l'attrazione fatale per l'elettricità di queste formiche le porta a colonizzare anche zone in cui si trovano cavi elettrici, mettendo a serio rischio l'incolumità delle persone che vivono nei paraggi. Sono potenzialmente in grado di causare black-out o di creare condizioni adatte perchè si sviluppino incendi.

Tant'è che sono state ritrovate circa 35.000 carcasse di formiche asiatiche nei pressi di un nodo elettrico di Hidcote, nel Gloucestershire. Le formiche non costituiscono un problema diretto per l'essere umano, perchè a differenza delle formiche di fuoco non mordono le persone o gli animali. Ma le loro super-colonie, oltre a costituire un problema non indifferente per l'approvigionamento di cibo ed acqua delle formiche europee, sono anche pericolose per i condotti elettrici che alimentano le nostre case.

giovedì, agosto 23, 2012


Non si tratta di una determinata specie di formiche, ma di operaie di alcune particolari specie, che si sono evolute specializzandosi, all'interno della colonia di appartenenza, nell'immagazzinamento del cibo all'interno del loro addome.


Questo tipo di formiche sono sostanzialmente dei contenitori del cibo raccolto dalle operaie. Immagazzinano il cibo nel loro addome, tanto che questo si dilata a dismisura fino a raggiungere le dimensioni di un chicco d'uva, e immobilizza la formica all'interno della colonia.



Le formiche del miele non svolgono la sola funzione di magazzino di cibo ambulante: sono anche dei contenitori di qualunque liquido corporeo e acqua prelevati dalle prede della colonia, utili per la sopravvivenza quotidiana della comunità o per il supporto alimentare in situazioni particolarmente avverse.



Le colonie che comprendono formiche del miele sono spesso soggette a raid di altre specie animali, o di altre colonie di formiche. Una risorsa alimentare così preziosa fa gola a tutti, uomo compreso: in alcune località del mondo, queste formiche vengono raccolte e mangiate come dei veri e propri bonbon. Gli aborigeni australiani, per esempio, raccolgono le formiche della specie Camponotus inflatus per mangiarle come prelibatezza locale.

Ci sono poi le formiche della specie Myrmecocystus mexicanus, che vive ad ovest del Nord America, la cui struttura sociale è estremamente efficiente: una regina, e migliaia di femmine operaie sterili suddivise in "badanti" per le larve e le formiche del miele, operaie di media grandezza per lo scavo del nido e la raccolta del cibo, e le operaie più grosse, che diventeranno contenitori di cibo.



La necessità di formiche-contenitore è nata probabilmente per il fatto che le specie che contengono formiche del miele vivono in regioni aride, in cui acqua e cibo, se accumulati semplicemente all'interno del nido, verrebbero velocemente compromesse dal clima ostile.

Le regioni di diffusione di queste formiche sono tuttavia particolarmente ricche di risorse durante la stagone umida, momento in cui tutti il surplus alimentare prodotto dalla colonia viene immagazzinato all'interno delle formiche del miele. Quando le operaie avranno bisogno di cibo, non dovranno far altro che nutrirsi del cibo rigurgitato dai loro contenitori viventi.

Andiamo ad analizzare alcune specie di formiche e le loro punture.

Lo Schmidt Sting Pain Index è una scala numerica che va da 1 a 4, e che identifica il dolore provocato dalla puntura di insetti.
Questa scala di dolore è stata messa a punto da Justin O. Schmidt, un entomologo del Carl Hayden Bee Research Center, punto numerose volte da una moltitudine di insetti, punture che gli hanno fatto creare la scala di dolore che porta il suo nome.

Inizialmente il Pain Index era un resoconto delle proprietà emolitiche del veleno di alcuni insetti, ed andava da 0 (nessun effetto sull'essere umano) fino a 4, numero che rappresenta il dolore totale.
Successivamente la scala di dolore è stata modificata e corretta, e ad oggi contiene i resoconti sulle punture di 78 specie di insetti.

Vediamo le nostre Formiche:


Solenopsis invicta

La famigerata Formica di Fuoco una varietà di formiche in grado di iniettare veleno e di causare dolore lieve ed irritazione. Il grosso problema con queste formiche non è il dolore che provocano le loro punture, ma il fatto che attacchino in massa, lasciando segni su tutto il corpo in grado di infettarsi.
Scala valore Pain Index: 1.2



Pseudomyrmex ferruginea 

La Formica dell'Acacia. Vive su un'acacia nativa del Messico (Acacia cornigera), chiamata "corna di toro" per alcune escrescenze che crescono alla base del fogliame. Questo albero vive in simbiosi con una formica, la , che attacca qualunque cosa possa minacciare la pianta utilizzando un pungiglione decisamente doloroso, sensazione descritta "come se qualcuno avesse sparato un punto chirurgico sulla tua guancia".
Scala valore Pain Index: 1.8


Pogonomyrmex barbatu 

La Formica rossa raccoglitrice.E' una formica Nord Americana che raccoglie ed accula semi. E' estremamente aggressiva, e la sua puntura può causare reazioni allergiche. Può anche mordere ferocemente con le sue potenti mascelle. Il dolore è "come se qualcuno usasse un trapano per scavare l'unghia dell'alluce".
Scala valore Pain Index 3.0


Paraponera clavata 

La Formica Proiettile. Ecco l'insetto più doloroso in assoluto. Si trova addirittura fuori scala, visto il dolore che provoca. Si chiama "formica proiettile" proprio per il fatto che il dolore provocato dal suo pungiglione sembra sia paragonabile a quello provocato da un proiettile sparato da una pistola. Viene anche chiamata "formica 24 ore" per la durata del dolore dopo la puntura, 24 ore appunto.
Tra i Satere-Mawe, una tribù brasiliana, il rito per diventare un guerriero è quello di infilare entrambe le mani in guanti riempiti di formiche proiettile e sopportare un dolore disumano per 10 minuti. Dopo la prova, le mani sono completamente paralizzate fino al giorno successivo, e per 24 ore il dolore rimane acutissimo ed estremamente difficile da sopportare.
Pain Index 4.x


mercoledì, agosto 22, 2012



La formica di fuoco è un gruppo di formiche di dimensioni estremamente ridotte: basti pensare che la regina raggiunge i 5 millimetri, e le operaie difficilmente arrivano a 6.

Nonostante questo, sono tra le formiche più temute e detestate, non solo perchè creano colonie molto più numerose delle "normali" formiche (la regina è in grado di produrre fino a 1500 uova al giorno, e le colonie risultano essere spesso 100 volte più numerose del normale) e infestano le campagne e le zone urbane costruendo nidi alti fino a 40 cm; ma la caratteristica per le quali sono note ai più è la loro puntura, estremamente fastidiosa per l'uomo. Una sola vibrazione nei pressi del formicaio scatena la loro ira, facendole uscire dalla tana per aggredire il malcapitato, anche in gruppi da 10.000 unità.

Al mondo esistono oltre 280 specie di formiche di fuoco, diffuse dal Giappone alle Americhe con nomi differenti: mod-kun-fai in Thailandia, aka-hi-ari in Giappone, hormigas coloradas in Spagna e Sud America.

Nelle Americhe, la formica di fuoco era una specie endemica del Brasile, ma la sua diffusione ha trovato largo spazio anche negli USA fin dagli anni '30 del 1900, e negli ultimi 7-8 anni si sono registrare colonie in Europa, anche in Italia. Molto probabilmente sono arrivate sin qui attraverso navi mercantili, mentre la loro introduzione all' interno del suolo statunitense può essere stata provocata anche solo da trasporti commerciali via terra.

Le formiche di fuoco sono aggressive, e lo si nota dalla scomparsa di alcune specie di insetti e di piccoli uccelli nei territori da loro colonizzati. Le formiche di fuoco sono formidabili predatori, e uccidono senza pietà utilizzando il veleno contenuto nel pungiglione per paralizzare le loro vittime e trasportarle nel formicaio, all'interno del quale se ne nutriranno.


Il veleno delle formiche di fuoco è principalmente composto da un alcaloide chiamato solenopsina, un composto che provoca un forte dolore nell'essere umano, sensazione simile a quella di una bruciatura. Il veleno della formica di fuoco è sia un insetticida che un antibiotico, e viene spruzzato sulle larve per proteggerle dall'aggressione di microrganismi.

Sembra, però, che ora si sia giunti ad un punto di svolta nell'invasione di  queste formiche infestanti, trovando la più terrificante arma biologica: una mosca della famiglia Phoridae. Queste mosche si comportano come veri e propri "Aliens": una volta localizzata una formica, vi si posano sopra ed iniettano uova all' interno del loro addome.

Una volta schiuse, queste uova danno alla luce delle picole larve che si muovono all'interno del corpo della formica di fuoco fino a raggiungere il cervello, organo del quale si nutrono con voracità, e prendono il controllo della formica, facendola allontanare dalla colonia. Ogni singola formica di fuoco può ospitare fino a 12 larve di mosca, che divorano progressivamente ogni tessuto molle all'interno dell'ospite.
Dopo circa 40 giorni, il cranio della formica è vuoto, e letteralmente cade dal corpo dell' insetto.

Le formiche diventano veri e propri zombie: come nei migliori film di Romero e nella saga di Alien, queste mosche iniettano la loro prole all' interno di un corpo. Una volta preso il controllo del cervello, le larve di mosca letteralmente controllano il corpo della formica, dai suoi movimenti ai suoi comportamenti nei confronti della colonia, portandola lentamente ad allontanarsi e a morire al di fuori della colonia stessa.

E' fin dal 1997 che i ricercatori della Texas A&M University stanno importando mosche della famiglia Phoridae in Florida ed in Texas, due tra gli Stati più colpiti dall' invasione delle formiche di fuoco, e ora i risultati iniziano a vedersi. Vengono rilasciate non solo nei pressi dei formicai, dove possono essere più vulnerabili agli attacchi in massa delle formiche, ma anche nelle "piste di approvvigionamento", i percorsi abituali che le formiche seguono per andare a caccia.

Nel 2008, sono state rilasciate in Texas mosche della specie Pseudacteon obtusus, ottenendo un'interruzione della diffusione delle formiche di fuoco; dato il successo, nel 2009 sono state introdotte in altre due località, sempre in Texas, per cercare di ridurre i focolai di diffusione e distruggere le colonie più numerose.

Le mosche della famiglia Phoridae sono raccolte in circa 4.000 specie differenti, ma sono solo quelle appartenenti al genere Pseudacteon a depositare le loro uova all'interno del torace delle formiche.


A cosa può servire il corpo di un colibrì morto? Praticamente a nulla, a meno che non siate appena incappati in un antico fossile di formica regina gigante e vi serva un oggetto per rendere meglio in fotografia le dimensioni dell'insetto.

Lasciando da parte il fatto che il colibrì non è riconosciuta come unità standard di misurazione da nessuna organizzazione al mondo, di certo fa effetto vedere il suo corpicino di 10 centimetri di fianco al fossile di quella che fu un'antica formica regina gigante.

Il fossile risalirebbe a circa 50 milioni di anni fa, ed è stato chiamato Titanomyrma lubei. Si tratta di una formica regina dotata di ali, con un corpo lungo poco più di 5 centimetri. Giusto per rendere meglio l'idea di quanto sia grossa questa formica, l'unico genere attualmente vivente di formiche le cui regine raggiungono dimensioni simili è il Dorylus, che racchiude 70 specie di formiche che vanno dai 3 agli oltre 5 centimetri di lunghezza.

"Quello che sorprende è che questa formica vagavano per un'antica foresta in quello che oggi è il Wyoming, quando il clima era caldo come lo è attualmente ai tropici" spiega Bruce Archibald, uno degli autori della ricerca. "Infatti, sono stati trovati fossili di formiche giganti imparentate con queste in Europa e in Nord america, all'interno di siti che hanno avuto un clima caldo".


Pare infatti che ci sia un legame tra la temperatura e l'umidità di un habitat e le dimensioni delle formiche. I ricercatori hanno notato che anche oggi le formiche più grosse si trovano quasi esclusivamente ai tropici. Lo stesso vale anche per la Titanomyrma lubei: come le formiche giganti moderne, sembra preferisse ambienti con una temperatura media annuale pari o superiore a 20°C.

Quello che non si spiega ancora, tuttavia, è come queste grandi formiche possano essersi spostate da un continente all'altro attraversando lingue di terre emerse in regioni apparentemente troppo fredde per la loro sopravvivenza. Pare infatti che le Titanomyrma lubei si siano spostate verso l'emisfero occidentale attraverso un passaggio in regioni attualmente troppo fredde, se non addirittura con climi quasi polari.

L'ipotesi dei ricercatori è che le formiche abbiano sfruttato corti e intensi periodi di riscaldamento globale. "Man mano che il clima della Terra muta, stiamo vedendo specie tropicali estendersi verso latitudini intermedie, e le libellule fanno la loro comparsa nel circolo polare artico. Comprendere i dettagli su come le forme di vita si siano adattate in passato al riscaldamento globale sarà sempre più materia d'interesse in futuro".

Incuriositi dalle formiche giganti africane citate sopra? Ecco un video sulle "formiche siafu". Guardate la forza delle loro mandibole quando il bastoncino di legno viene sollevato...

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