domenica, luglio 23, 2017



Buongiorno comunichiamo con enorme felicità che il sito è di nuovo attivo, abbiamo cambiato solamente il dominio che ora è www.mondoformiche.it

A breve risponderemo ai numerosi messaggi che ci sono arrivati e sono rimasti in sospeso senza risposta.


La disponibiltà di formiche regine e/o colonie ricomincerà verso ottobre, causa numerosi ordini abbiamo esaurito le scorte.


Per quanto riguarda i nostri formicai artigianali la disponibilità è immediata e ricordiamo che li costruiamo anche in base alle vostre richieste.


Per qualsiasi info contattateci! A presto!

sabato, luglio 22, 2017


Come allevare le formiche a casa?



Prendersi cura di una colonia e del suo formicaio.

Ovviamente come noi esseri umani, la formica ha bisogno di cibo per vivere.

Per i carboidrati testata da noi c'è una sostanza nutrizionale veramente efficace per la vostra colonia di formiche ed è un mix appositamente preparato di miele. Questa ricetta ha bisogno dei seguenti ingredienti: mezza tazza di miele, mezza tazza di acqua e ¼ di pastiglia vitaminico-minerale (es. Multicentrum) schiacciata. Mescolate tutti gli ingredienti insieme, poi conservare il composto in frigo in modo che non fermenti. Per nutrire le formiche, possiamo utilizzare un contagocce.E' molto importante che non li sovralimentiamo. Se non siete sicuri della quantità di cibo da somministrargli, cerchiamo di osservare un piccolo gruppo di formiche per capire la quantità che consumano, e comunque aumentare la porzione in base alle dimensioni della colonia.

Per le proteine i piccoli insetti, sono un ottima fonte.Zanzare o mosche sono ottime ma consigliamo i grilli e le camole della farina di cui abbiamo discusso nella sezione alimentazione.

I grilli vanno somministrati morti, meglio se tagliati in piccoli pezzi, possono anche esser conservati nel congelatore del frigo. La maggior parte delle proteine del grillo può essere trovato nella testa e nel torace. Un grillo in media può alimentare larve e operaie anche per due giorni.

L'acqua è un altro elemento molto importante per l'allevamento delle formiche. Le formiche possono effettivamente sopravvivere per giorni senza cibo, ma non senza acqua. Ricordate sempre di tenere i vostri formicai umidi in modo che le formiche non si disidratano. Per alcuni formicai, tenere dei tubi pieni di acqua collegati al nido tamponati con del cotone è un metodo molto efficace per far si che le formiche possano bere direttamente dal cotone.

Misure precauzionali 


Nel prendersi cura delle formiche, è importante ricordare che per quanto riguarda il formicaio, bisogna assicurarsi che non sia posizionato in zone molto calde, perchè le formiche disidratano molto facilmente.Un altra cosa da sapere e che le formiche muoiono anche quando il loro nido rimane per troppo tempo colpito direttamente dal sole. Si dovrebbe anche evitare di tenere il nido costantemente in movimento o disturbare eccessivamente la colonia. Spostare il formicaio solo quando è necessario, e cercare di non agitare troppo durante il trasporto.

I livelli di umidità della vostra colonia deve essere regolata a seconda del tipo di formiche che si possiedono. Una guida approssimativa per quanto riguarda i livelli di umidità che si dovrebbero mantenere ci dice che per le specie tropicali, si dovrebbe mantenere circa il 65% a 85% di umidità, ma queste specie possono tollerare anche tra un 55% e un 70% di umidità.Per le specie nostrane abbiamo riscontri tra il 40% e il 60%. Per aumentare l'umidità, utilizzare un camera per l'acqua nel formicaio è una cosa molto sensata,si può anche mantenere l'habitat umido,nebulizzando il nido, almeno una volta alla settimana. Si può anche aumentare la fonte di acqua o usare una sorta di sistema di osmosi. 

Se si vuole diminuire l'umidità, invece, si può fare uso di lampade spot o di altri oggetti che emettono calore,quelle utilizzate per rettili vanno benissimo basta regolarle in modo di non riscaldare la colonia troppo eccessivamente.

La ventilazione è un altro fattore molto importante che serve per evitare formazione di condensa all'interno del formicaio e l'insorgere di muffe e batteri.

Anche la pulizia è importante se si desidera mantenere il formicaio in buone condizioni. È necessario rimuovere periodicamente i resti di cibo accumulato e di altri rifiuti che le operaie portano fuori dal nido in modo da avere un ambiente sano.




Che cosa è un formicaio artificiale?




Il formicaio artificiale è una struttura destinata a contenere le formiche per allevarle e studiarle in cattività.Il nido di solito, puo essere costruito con vari materiali come gesso, gasbeton, terra o legno insieme al vetro o al plexiglass sistemato in orizzontale o verticale e serve per simulare un formicaio naturale.



Arena o area di foraggiamento è la zona che simula lo spazio al di fuori del nido. Il luogo in cui le formiche ricercano il cibo e per portare fuori la spazzatura come resti di cibo ed altri avanzi nocivi alla colonia dentro il nido. L'arena deve essere combinato con il formicaio oppure separata da esso ma collegato mediante tubi. Svolge un ruolo importante per l'allevamento di tutte le specie di formiche in cattività.

I nostri Formicai


Di seguito esempi di formicai artificiali (per versione desktop)


La stabulazione in provetta di una Formica Regina



La prima cosa da fare consigliata prima dell'acquisto e quindi di allevare a casa questi splendidi insetti sociali è sapere cosa sono le formiche perchè lo ricordiamo sempre che non sono dei giocattoli, ma degli esseri viventi.
Sul sito abbiamo molte guide e approfondimenti utili sul mondo delle formiche, schede generali che riguardano le singole specie, l'alimentazione e i formicai artificali. E' importante sopratutto comprendere la specie che si vuole possedere.
Tramite il modulo dei contatti siamo disponibili a qualsiasi info o dubbio a riguardo,e potete porci tutte le domande a cui volete una risposta.

Ci siamo comunque accorti, visto le domande che ci arrivano ogni giorno, che mancava un semplice approfondimento che riguarda le regine e/o colonie nelle provette.

Nella foto di sotto c'è un esempio di una formica regina stabulata perfettamente in una provetta sterile che puo essere di vetro, di pvc o poliestere.Ideale per ospitare una giovane regina che fonderà una futura colonia, infatti le nostre colonie sono partite tutte dalla stabulazione di una singola regina dentro una provetta come questa:


La provetta è riempita per 1/3 o un 1/4 da acqua, che serve come serbatoio per l'umidità un fattore molto importante per questi insetti perchè si disidratono molto facilmente, tappata con cotone idrofilo pressato che fa da tappo,resta poi lo spazio vitale che occuperà la regina e/o colonia, e alla fine la provetta è chiusa sempre con semplice cotone idrofilo che permette il ricircolo dell'aria.Di solito il serbatoio dell'acqua non basta per tutto il periodo di ibernazione invernale, quindi noi applichiamo un foro nella parte dell'acqua così mediante una siringa possiamo ripristinarne il giusto livello.

Nella maggiorparte delle specie per tutto il periodo di ibernazione corrispondete alla stagione invernale antecedente alla prima covata quindi alla prima generazione di operaie, la regina non necessita di mangiare, detta fondazione claustrale. Alcune volte però si rende necessaria la somministrazione di carboidrati quindi si somministra con una siringa qualche goccia ogni 2/3 giorni di soluzione liquida zuccherina. 
La regina ha bisogno di riposo. Di solito durante questo periodo, non dovrebbe essere disturbata, quindi va lasciata senza essere stressata in un posto al buio e controllata quando necessario per la soluzione zuccherina altrimenti di norma una volta ogni 2 settimane.

In primavera noteremo poi le prima uova della prima generazione di operaie, che dipende dai casi impiegheranno circa un mese nella metamorfosi completa da uovo ad adulto,approfondito qua.
Quando nasceranno le prime operaie sarà la regina che provvederà loro per il nutrimento fornendo uova sterili.
Finchè la colonia avrà circa una decina/ventina di operaie, un arena collegata alla provetta non è necessaria, la piccola colonia può essere alimentata direttamente nella provetta somministrando carboidrati e proteine evidenziati nella sezione alimentazione.


Quando la popolazione della colonia crescerà a tal punto da diventare affollata, e il processo di somministrazione del cibo diventerà più difficile visto che le operaie più intraprendenti cercheranno di uscire dal nido provetta si potrà collegare una piccola arena dove depositeremo il cibo e iniziare a pensare al formicaio futuro che ospiterà la nostra colonia,di norma il trasferimento avviene quando si raggiungono tra le 50/100 operaie in base alla specie.

Nei prossimi giorni affronteremo questa tematica.

venerdì, luglio 21, 2017


Le formiche sono incredibili organismi viventi. 


Se presi singolarmente hanno capacità scarsissime, sono estremamente vulnerabili, e possono essere facilmente sopraffatte da qualunque predatore. Ma come è già stato dimostrato ampiamente, in gruppo le formiche sono un super-organismo in grado di essere competitivo con esseri viventi migliaia di volte superiori a loro per dimensioni.


Allontanarsi dalla colonia, quindi, è per le formiche un grosso problema. Perdono il loro vantaggio numerico, diventano vulnerabili e non possono più eseguire il compito per cui sono state messe al mondo.

Le formiche arboricole non fanno eccezione: le loro colonie risiedono su alberi e piante per difendersi dai predatori terrestri, e basano la loro intera esistenza sull'utilità nei confronti della colonia. Ma per alcune la vita non è facile: mancano di armi letali (come quelle delle formiche proiettile) o dell'aggressività estrema di alcune formiche (come le formiche rosse). Come difendersi quindi dai predatori?

Alcune colonie di formiche che vivono nei pressi del canale di Panama hanno sviluppato un meccanismo di difesa insolito: si lanciano dall'albero sul quale vivono per sfuggire ai predatori. Ma per formiche abituate a vivere stabilmente su una pianta, precipitare per terra potrebbe significare non trovare più le tracce di feromoni che possono ricondurle alla colonia. Oltre al fatto che, a terra, ci sono predatori che non aspettano altro che una formica sola ed indifesa. Come superare il problema?

I ricercatori dello Smithsonian Tropical Research Institute di Barro Colorado Island hanno studiato le formiche di Panama, ed hanno scoperto che sono in grado di planare, cambiando direzione attraverso le loro zampe posteriori, per poter atterrare sull'albero occupato dalla loro colonia. In sintesi, utilizzano le lunghe zampe posteriori come timoni, per poter decidere la traiettoria della caduta con precisione incredibile.

L'esperimento è stato molto curioso: si è dipinto di smalto bianco alcune formiche, per localizzarle meglio e seguirle durante la caduta, e le si è fatte cadere dall'albero, filmando le loro evoluzioni in aria. Le formiche hanno dimostrato di essere in grado di atterrare sul tronco dell'albero per il 90% delle volte, molto più che un semplice caso.

Le formiche alle quali sono state rimosse le zampe intermedie hanno invece un tasso di successo pari al 70%, mentre quelle private delle zampe posteriori scendono al 40%, facendo pensare che le lunghe zampe posteriori abbiano una funzione determinante nel modificare la traiettoria di caduta.

Le zampe-timone infatti terminano con un segmento appiattito, differente dalla struttura delle zampe "normali", e che rende queste formiche in grado di cambiare direzione durante il volo.


Sono in grado di compiere virate di 180 gradi durante la planata, anche se capovolte; sono addirittura in grado di percorrere una traiettoria a spirale che le porta verso il tronco dell'albero. Sembra che per capire quale sia la loro direzione queste formiche sfruttino le proprie zampe anteriori come "mirino", interpretando la loro posizione durante la caduta e facendo le opportune correzioni di rotta.

E non finisce qui: se queste formiche si sentono sotto attacco, sono in grado di rilasciare un feromone che avverte gli altri membri della colonia di lanciarsi dall'albero.

Dato che queste formiche hanno elaborato questa insolita strategia per evitare l'attacco di predatori, è facile pensare come abbiano dovuto evolvere parallelamente un meccanismo che le consenta di non privare la colonia di elementi utili. Se tutte si lanciassero dall'albero senza la possibilità di poter tornare al nido e correndo il rischio di finire nello stomaco di un predatore, la colonia sarebbe spacciata e destinata ad esaurirsi in poco tempo.

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