giovedì, agosto 02, 2012



In questa seconda parte dedicata alle formiche vedremo insieme la struttura delle colonie organizzate in maniera perfetta e molto efficiente. A seconda delle specie cambia l’organizzazione sociale delle formiche, anche se tutte rispettano il “dominio” delle regine.

Per quanto riguarda le colonie delle specie più primitive, come le Paraponera e la Dinoponera, le femmine più anziane sono quelle dominanti perché hanno guadagnato il loro “status” combattendo con le altre compagne. Le uova delle regine subordinate vengono mangiate dalle dominanti.

In una colonia, le regine svolgono solo delle funzioni riproduttive, mentre tutto il lavoro resta alle operaie. Vi abbiamo già accennato che il maschio muore dopo l’accoppiamento, conseguenza non molto rara nel mondo degli insetti.

Le formiche sono molto suscettibili e aggressivi. Essendo molto territoriali possono anche scoppiare delle guerre tra colonie diverse. Come possono riconoscersi le due fazioni? Semplicemente perché ogni colonia ha un suo odore: per questo motivo, capita che se si prende una formica in mano e poi la si rimette nella colonia, le compagne non la riconosceranno come “collega” e la mangeranno.


I formicai possono essere semplici o complessi e a seconda della zona, possono mutare di forma e di aspetto. Solitamente i nidi vengono scavati sulla terra, ma non è raro trovare formicai su tronchi d’albero o foglie.

La porta del formicaio è sorvegliata dalle “sentinelle” e spesso, in caso di pioggia o di pericolo, viene chiusa con un sassolino o della terra. Nei formicai più grandi possono esserci anche più di una entrata e per tutti c’è una guardia che controlla che tutto sia normale.
Adesso una curiosità: come fa un formicaio a non allagarsi?

Dunque le formiche scavano il loro nido in modo che questo sia esposto al sole. In questo modo la temperatura calda sarà a loro favore e inoltre, in caso di pioggia, un “soldato” può ostruire la porta con la propria testa per evitare all’acqua di entrare. La terra del nido non si sgretola perché viene cementata con la saliva delle operaie e in questo modo possono costruire anche i diversi piani e le diverse camere che accoglieranno le operaie stese, le larve e le ninfe.

Le formiche sono l’unico esempio in natura in cui le operaie sfruttano le capacità delle larve di produrre la seta. Infatti, in alcune specie che costruiscono il nido sulle foglie, si vede la cooperazione tra le operaie, che tengono vicine tra loro le foglie e spostano le larve, e queste ultime che producono il filo che le terrà attorcigliate.

(continua…)

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