lunedì, aprile 16, 2012

Un simpatico simulatore sulle formiche:


CHE TIPO DI GIOCO VI TROVERETE DAVANTI:


-Ovviamente un gioco sulle formiche!

-Un gioco strategico.

-Un gioco in cui non si finisce mai di imparare.

-Un gioco che può essere giocato anche pochi minuti al giorno.

-Avrete la vostra colonia da far crescere e prosperare.

-Collaborerete con le altre colonie per la raccolta del terreno di caccia.

-Anche se inizialmente è consigliabile una certa costanza, poi il gioco permette di giocare (per chi non avesse tempo) anche con una o due rapide occhiate al giorno.

-Richiede la capacità di lavorare in squadra, come fanno le colonie di formica RUFA sulle alpi.

-Una volta cresciuti e in tempo di pace il gioco sarà molto "rilassante".

-Le guerre contro altre alleanze o colonie richiederanno invece soprattutto un'ottima capacità organizzativa, sia come singolo giocatore che come alleanza, oltre ad una organizzazione tempistica perfetta.

-Al di fuori della nostra alleanza vi saranno molti francesi e "inglesi" da tutte le parti del mondo con cui fare amicizia.

COSA NON TROVERETE IN ANTZZZ:


-Un gioco d'azione/abilità in tempo reale

-Un gioco in italiano

-Un gioco con animazioni grafiche

-Un gioco immediato

Il gioco inizialmente è un po' duro, comincerete la vostra avventura con una colonia in fondazione claustrale, senza risorse, senza formiche. Non spaventatevi! E' forse il momento più duro, come in natura, in cui la maggioranza delle fondazioni si interrompe! Dopo un paio di settimane comincerete a godere veramente del gioco e a divertirvi nel far crescere sempre più velocemente la vostra colonia.

venerdì, aprile 13, 2012


Mandateci le foto delle colonie acquistate sul sito e magari qualche info su come procede l'allevamento,se la colonia sta bene e cresce di numero.


giovedì, aprile 12, 2012


Il fungo entra negli insetti e ne "controlla” la mente ai propri fini prima di ucciderli



Si tratta di una ramificazione del fungo Ophiocordyceps in grado di crescere nel corpo delle formiche, fino ad ucciderle. Si trova nella foresta pluviale brasiliana. Questo fungo è di fatto capace di "controllare" la mente delle formiche. 




Come scrive il National Geographic "quando la specie infetta una formica, prende il sopravvento sul suo cervello, poi appena l'insetto si sposta in un luogo ideale per il fungo in cui crescere e disperdere le sue spore, lo uccide.






Le formiche leccano le infezioni fungine delle proprie compagne, inoculandosi delle piccole dosi per mettersi al riparo delle future infezioni. E’ quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Institute of Science and Technology di Klosterneuburg, Austria: leccando le ferite causate dalle infezioni, questi insetti sociali si preparano agli assalti futuri per mettere al sicuro l’intera colonia. Il sistema e’ simile a quello che veniva usato da noi esseri umani nel passato, quando era pratica comune inocularsi piccole dosi di vaiolo in attesa delle infezioni su larga scala. ”Abbiamo esposto delle formiche della specie Lasius neglectus a un’infezione del fungo Metarhizium anisopliae”, ha spiegato Sylvia Cremer, ricercatrice a capo dello studio pubblicato sulla rivista PLoS Biology. ”In seguito, abbiamo messo le formiche infette vicino a delle compagne sane, e osservato il loro comportamento”, ha aggiunto.
Gli individui sani leccavano via il fungo dal le ferite di quelli malati, e come risultato subivano a loro volta delle piccole infezioni, anche se non venivano attaccate dal fungo vero e proprio. ”Il loro sistema immunitario si attivava specificatamente per combattere il fungo, di fatto mettendole al sicuro da attacchi successivi”, ha spiegato Cremer. ”Questo avveniva solo nelle formiche che avevano toccato gli individui malati, quindi possiamo escludere che la causa siano altri segnali sociali, come ad esempio la diffusione di un feromone d’allarme”, ha concluso.

domenica, aprile 08, 2012

Bellissime regine e colonie di capitatus e pallidula:


Messor capitatus
Regina: 15 Euro
Colonia:  a partire da 35 Euro
Disponibilità: Regine con covata e Colonie
SCHEDA


Pheidole pallidula
Regina: 14 Euro
Colonia: a partire da 28 Euro
Disponibilità: Al momento non disponibile
SCHEDA

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1. Le formiche sono in grado di trasportare oggetti 50 volte il loro peso del proprio corpo con le loro mandibole. Le formiche usano la loro piccolezza a loro vantaggio. Rispetto alla loro dimensione, i loro muscoli sono più spessi di quelli dei grandi animali o anche degli umani. Questo rapporto consente loro di produrre più forza e trasportare oggetti più voluminosi. Se avessimo i muscoli in proporzione alleformiche, saremmo in grado di trasportare una Mercedes sopra le nostre teste!

2. Le formiche soldato usano la testa per ostruire gli ingressi ai loro nidi ed impedire agli intrusi di accedere. In alcune specie di formiche, le soldato hanno la testa modificata a forma di fiammifero per bloccare l’accesso al nido, come un tappo di sughero in una bottiglia. Quando una formica lavoratricerientra al nido, toccherà la testa alla formica soldato per far sapere che appartiene alla colonia e farsi aprire il passaggio.

3. Alcune specie di formiche difendono le piante in cambio di cibo e riparo.Le piante chiamate myrmecophytes, sono piante dotate di cavità naturali dove le formiche possono mettersi al riparo o stipare il mangime. Queste cavità possono essere spine vuote, fusti o anche piccole foglie. Leformiche vivono nelle cavità e si nutrono delle secrezioni vegetali zuccherine. Cosa ottengono le piante in cambio dell’offerta di tali sistemazioni di lusso? Le formiche difendono la pianta dai mammiferi erbivori e dagli insetti, e possono addirittura recidere le piante parassite che cercano di crescere sulla pianta che le ospita.

4. La biomassa totale di tutte le formiche sulla Terra è circa pari alla biomassa totale di tutti i popoli della Terra. Come può essere?! Le formiche sono così piccole, e noi siamo così grandi! Ma gli scienziati stimano ci siano almeno 1,5 milioni di formiche sul pianeta per ogni essere umano. Ci è nota l’esistenza di più di 12.000 specie di formiche in tutti i continenti, eccetto l’Antartide. La maggior parte vive nelle regioni tropicali. Un singolo ettaro di foresta amazzonica potrebbe contenere circa 3.500.000 formiche.

5. Le formiche a volte fanno mandria e si uniscono ad insetti di altre specie, come gli afidi o le cicaline. Le formiche faranno di tutto per ottenere le secrezioni zuccherine prodotte dagli altri insetti. Per mantenere questo vantaggio, alcune formiche convogliano mandrie di afidi spostandoli da pianta a pianta. Le cicaline talvolta approfittano di questa tendenza delle formiche per fare trasportare i loro piccoli dai numerosi insetti. Questo gli permette di poter pensare al trasporto di un’altra covata.


Le formiche sono insetti sociali, nel senso che vivono riuniti in società ove ogni individuo lavora in funzione del benessere della comunità. La loro famiglia è talmente vasta e tanto diversi sono i costumi delle numerosissime specie che non esiste in natura nessun altro gruppo di insetti che abbia altrettanta varietà di consuetudini e di forme sociali.
Come per ogni altra specie animale, le forme di comunicazione elaborate dalle formiche sono adoperate per le utilità essenziali alla loro sopravvivenza: il reperimento di cibo e in caso di pericolo.
La comunicazione in questi tipi di insetti si basa su messaggi chimici affidati a sostanze chiamate feromoni, percepite dalle compagne attraverso l’olfatto. Le sostanze chimiche sono diverse da specie a specie, così come variano le ghiandole del corpo che le producono. Le sostanze impiegate hanno diversa volatilità e quindi diversa permanenza sul substrato.

Osserviamo il caso delle formiche esploratrici, anche dette scout, che vanno alla ricerca di approvvigionamento. La formica lascia il nido pronta all’esplorazione e, durante il suo percorso, con la sua ghiandola rettale rilascia una traccia di feromoni sul terreno. Una volta trovata la fonte di cibo, si alimenta e torna al proprio nido. In qualche modo essa è capace di memorizzare dei punti di riferimento rispetto al nido che le permettono di ritrovare facilmente la strada, quindi riesce a tornare per la via più breve, e mentre torna lascia la scia di odore lungo la strada.
Giunta nuovamente al nido, l’esploratrice allerta le compagne ancora grazie ai feromoni e queste seguono a loro volta le tracce della prima, ripercorrendo la via più breve fino alla fonte di cibo. Le formiche marcheranno quindi la stessa via più volte, fino all’esaurimento della risorsa stessa. Ciascuna formica infattirinforza la traccia chimica, che altrimenti evaporerebbe col tempo. In alcuni casi, tali tracce possono divenire più o meno permanenti, come nel caso di risorse alimentari stabili, quali colonie di afidi (i cosiddetti pidocchi delle piante) che secernono un liquido zuccherino, la melata, di cui le formiche sono ghiotte.
Nel caso in cui, trovato il cibo, un’operaia trovi sulla strada alcune sue compagne, essa cerca di convincerle agitando la testa e, se il cibo è liquido, lo fa assaggiare. In questo modo queste possono subito mettersi al suo seguito e cominciare a formare la caratteristica fila che tutti conosciamo.
Quando invece trova un nuovo luogo per il nido, lascia sempre le traccia con la ghiandola rettale, ma questa volta convince le compagne con segnali tattili ed arriva persino a trasportare o trascinare di peso una delle sue compagne sul posto.
Diverso è l’utilizzo della ghiandola sternale, che serve per depositare tracce a forma di ellisse segnalando la presenza di eventuali intrusi nel loro territorio. Oltre a ciò, in presenza nemica, l’operaia può emettere quattro tipi diversi di sostanze chimiche nell’aria. La prima sostanza serve a mettere in allerta le compagne che agitano le antenne per odorare, la seconda le stimola alla ricerca della fonte di disturbo, la terza induce le operaie ad afferrare con le mandibole ogni soggetto estraneo, l’ultima incita l’aggressività di quelle che sono pronte ad attaccare e mordere.
Altro organo assai importante e funzionale alla comunicazione sonole antenne, che peraltro costituiscono dei sensori magnetici che le formiche usano per orientarsi. Se si osserva per qualche minuto una scia di formiche, si nota facilmente che quando due si incontrano, si toccano le antenne e le battono ritmicamente una con l’altra, fenomeno che prende il nome di antennazione. In tal modo, le formiche si scambiano segnali e si trasmettono vari messaggi, dall’indicare la direzione del cibo all’aiutarsi a ritrovare la strada quando l’hanno perduta, fino a darsi degli ordini.
Esistono poi alcune specie di formiche come le Atta, che comunicano con i suoni, poiché sono dotate di un organo stridulatore con cui possono comunicare con le compagne. In questo caso le regine hanno addirittura una conformazione fisica diversa dalle altre formiche e questo fa sì che esse emettano delle frequenze diverse dalle lavoratrici.
A tal proposito, interessantissimo è il singolare esperimento condotto da alcuni ricercatori. Dopo aver registrato i suoni emessi dalle regine, li hanno poi diffusi nella colonia attraverso un minuscolo microfono: all’udire della parola di “sua maestà”, le formiche lavoratrici hanno iniziato a riunirsi attorno al microfono, prestando attenzione al suono e facendo ad esso la guardia.

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