La formica di fuoco è un gruppo di formiche di dimensioni estremamente ridotte: basti pensare che la regina raggiunge i 5 millimetri, e le operaie difficilmente arrivano a 6.
Nonostante questo, sono tra le formiche più temute e detestate, non solo perchè creano colonie molto più numerose delle "normali" formiche (la regina è in grado di produrre fino a 1500 uova al giorno, e le colonie risultano essere spesso 100 volte più numerose del normale) e infestano le campagne e le zone urbane costruendo nidi alti fino a 40 cm; ma la caratteristica per le quali sono note ai più è la loro puntura, estremamente fastidiosa per l'uomo. Una sola vibrazione nei pressi del formicaio scatena la loro ira, facendole uscire dalla tana per aggredire il malcapitato, anche in gruppi da 10.000 unità.
Al mondo esistono oltre 280 specie di formiche di fuoco, diffuse dal Giappone alle Americhe con nomi differenti: mod-kun-fai in Thailandia, aka-hi-ari in Giappone, hormigas coloradas in Spagna e Sud America.
Nelle Americhe, la formica di fuoco era una specie endemica del Brasile, ma la sua diffusione ha trovato largo spazio anche negli USA fin dagli anni '30 del 1900, e negli ultimi 7-8 anni si sono registrare colonie in Europa, anche in Italia. Molto probabilmente sono arrivate sin qui attraverso navi mercantili, mentre la loro introduzione all' interno del suolo statunitense può essere stata provocata anche solo da trasporti commerciali via terra.
Le formiche di fuoco sono aggressive, e lo si nota dalla scomparsa di alcune specie di insetti e di piccoli uccelli nei territori da loro colonizzati. Le formiche di fuoco sono formidabili predatori, e uccidono senza pietà utilizzando il veleno contenuto nel pungiglione per paralizzare le loro vittime e trasportarle nel formicaio, all'interno del quale se ne nutriranno.
Il veleno delle formiche di fuoco è principalmente composto da un alcaloide chiamato solenopsina, un composto che provoca un forte dolore nell'essere umano, sensazione simile a quella di una bruciatura. Il veleno della formica di fuoco è sia un insetticida che un antibiotico, e viene spruzzato sulle larve per proteggerle dall'aggressione di microrganismi.
Sembra, però, che ora si sia giunti ad un punto di svolta nell'invasione di queste formiche infestanti, trovando la più terrificante arma biologica: una mosca della famiglia Phoridae. Queste mosche si comportano come veri e propri "Aliens": una volta localizzata una formica, vi si posano sopra ed iniettano uova all' interno del loro addome.
Una volta schiuse, queste uova danno alla luce delle picole larve che si muovono all'interno del corpo della formica di fuoco fino a raggiungere il cervello, organo del quale si nutrono con voracità, e prendono il controllo della formica, facendola allontanare dalla colonia. Ogni singola formica di fuoco può ospitare fino a 12 larve di mosca, che divorano progressivamente ogni tessuto molle all'interno dell'ospite.
Dopo circa 40 giorni, il cranio della formica è vuoto, e letteralmente cade dal corpo dell' insetto.
Le formiche diventano veri e propri zombie: come nei migliori film di Romero e nella saga di Alien, queste mosche iniettano la loro prole all' interno di un corpo. Una volta preso il controllo del cervello, le larve di mosca letteralmente controllano il corpo della formica, dai suoi movimenti ai suoi comportamenti nei confronti della colonia, portandola lentamente ad allontanarsi e a morire al di fuori della colonia stessa.
E' fin dal 1997 che i ricercatori della Texas A&M University stanno importando mosche della famiglia Phoridae in Florida ed in Texas, due tra gli Stati più colpiti dall' invasione delle formiche di fuoco, e ora i risultati iniziano a vedersi. Vengono rilasciate non solo nei pressi dei formicai, dove possono essere più vulnerabili agli attacchi in massa delle formiche, ma anche nelle "piste di approvvigionamento", i percorsi abituali che le formiche seguono per andare a caccia.
Nel 2008, sono state rilasciate in Texas mosche della specie Pseudacteon obtusus, ottenendo un'interruzione della diffusione delle formiche di fuoco; dato il successo, nel 2009 sono state introdotte in altre due località, sempre in Texas, per cercare di ridurre i focolai di diffusione e distruggere le colonie più numerose.
Le mosche della famiglia Phoridae sono raccolte in circa 4.000 specie differenti, ma sono solo quelle appartenenti al genere Pseudacteon a depositare le loro uova all'interno del torace delle formiche.