Le principali specie dell’ambiente antropico
Alcune specie di formiche ben note per l’ambiente antropico e le industrie alimentari
sono le seguenti:
Linepithema humile (formica argentina) – Specie originaria del Sud-America,
costituisce alle nostre latitudini formicai riuniti (in inverno) o dispersi. In luoghi
riscaldati è attiva anche tutto l’anno. Onnivora, sfrutta qualsiasi substrato alimentare
(anche carni) ma è avida di prodotti zuccherini.
È invasiva e aggressiva, anche su
È invasiva e aggressiva, anche su
animali domestici. I nidi possono trovarsi negli interni o all’esterno. Lunghezza
dell’operaia: 2,1-2,6 mm.
Monomorium pharaonis (formica faraone) – Specie di origine asiatica, ha abitudini
notturne e nidifica anche in anfratti di pochi centimetri (crepe nelle pareti, legno…),
costituendo colonie modeste. È onnivora e aggressiva. L’operaia è lunga 1,9-2,4 mm.
Tetramorium caespitum (formica dei pavimenti) - Notturna, onnivora, aggressiva,
preda anche altri artropodi. Nidifica sotto pietre, lastre di marciapiedi, pavimenti.
L’operaia è lunga 3 mm circa (figg. 2, 3).
Pheidole pallidula (formica testagrossa) - Presenta operaie di due tipi: con testa
grande e con testa piccola. L’operaia è lunga 1,6-2,6 mm.
Paratrechina longicornis (formica pazza) – Specie di origine tropicale; più rara.
Preferisce sostanze grasse e di origine animale, ma è attratta anche da sostanze
ricche di carboidrati (pane, zucchero). L’operaia è lunga 2,5-3 mm.
Si può citare inoltre il diffuso genere Lasius, ricco di specie e talora nidificante nei
muri, e il genere Camponotus, comprendente grosse formiche del legno, di colore
scuro.
Operaia del genere Tetramorium vista dal dorso (A) e frontalmente (B),terza foto particolare della testa (foto al microscopio elettronico a scansione)