mercoledì, agosto 01, 2012



Le formiche Temnothorax albipennis sono una specie europea in grado di costruire nidi all'interno di fratture nella roccia sfruttando granelli di sabbia. Si tratta di strutture relativamente fragili, e che possono finire distrutte molto facilmente. 

Senza un nido, però, l'intera colonia è destinata a soccombere. E' per questo che, nel caso la fragile struttura che protegge la colonia dovesse essere distrutta, le formiche di questa particolare specie sfruttano la conoscenza del territorio di alcuni individui della colonia per trovare la località adatta a costruire un nuovo nido. 

Nathalie Stroeymeyt, ricercatrice della University of Lausanne, ha studiato il processo di selezione del posto più idoneo a ricostruire il guscio protettivo della colonia nell'Ant Lab dell'Università di Bristol. 

"Gli scienziati hanno sempre pensato che la colonia avrebbe scelto collettivamente il miglior posto per il nuovo nido senza affidarsi su singoli individui per effettuare la selezione" spiega Stroeymeyt. La realtà, tuttavia, è un po' più complessa. 


Il team della Stroeymeyt ha raccolto differenti nidi di Temnothorax albipennis per depositarli all'interno di un'arena costruita appositamente nell' Ant Lab. L'arena consiste in una serie di camere di plastica connesse tra loro: ad un'estremità è stato posto un nido popolato da una colonia di formiche, a quella opposta invece un nido vuoto. 

"Avevamo un software che rileva il movimento, per cui ogni volta che una formica entrava in un nido veniva scattata un'immagine, e siamo stati in grado di identificare quella particolare formica". Il movimento degli insetti è stato ripreso minuziosamente colorando il dorso delle formiche di colori differenti, in modo tale da poter distinguere le singole formiche e i percorsi da loro intrapresi. 

"Una settimana più tardi, abbiamo distrutto il nido" continua Stroeymeyt, aggiungendo un nuovo nido nel complesso di camere. "Volevamo vedere se sceglievano il nido che avevano già esplorato, quello a loro familiare, o quello nuovo, e se si affidavano a particolari individui per localizzare un nuovo posto". 

Alcuni individui hanno puntato direttamente al nido già esplorato, tornando indietro al nido distrutto più e più volte per reclutare altre formiche ed indirizzarle verso il nuovo nido. 
"Hanno agito come leader basandosi sull'informazione che avevano acquisito dall'ambiente" conclude Martin Giurfa, membro del team di ricerca. "La loro 'conoscenza superiore' ha permesso loro di guidare il gruppo".

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